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Un piccolo bruco camminava verso una grande montagna. Lungo la strada incontrò una coccinella che gli chiese: “Dove vai?”.
Il bruco rispose: “Ieri ho fatto un sogno nel quale mi trovavo sulla cima di una montagna e da lì potevo vedere tutta la valle. Oggi voglio realizzare il mio sogno”.
Sorpresa, la coccinella gli disse: “Devi essere pazzo! Tu sei solo un
piccolo bruco. Per te, un sassolino sarà una montagna, una
pozzanghera sarà un mare e ogni cespuglio sarà una barriera
impossibile da oltrepassare”.
Ma il piccolo bruco era già lontano e non la sentì.
Incontrò poi un coniglio: “Dove vai con tanto sforzo?”
Il piccolo bruco rispose: “Ieri sera ho fatto un sogno, ho sognato di
essere sulla cima della montagna e da lì potevo ammirare tutta la
valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e oggi voglio realizzare il mio
sogno
”.
Il coniglio si mise a ridere e disse: “Nemmeno io, con le mie grandi
zampe e con i miei grandi salti, affronterei un’impresa così
difficile”. E, ridendo, rimase a osservare il piccolo bruco mentre procedeva
per la sua strada.
La stessa cosa accadde con la rana, la talpa e il topo. Tutti gli consigliarono di fermarsi, dicendo: “Non arriverai mai…!”.
Ma il piccolo bruco, determinato e coraggioso, continuò a camminare. Stremato e senza forze, ad un tratto decise di fermarsi a riposare. Con un ultimo sforzo si preparò un posto per dormire quella notte.
“Così mi sentirò meglio” disse il piccolo bruco. Ma morì.
Per giorni, gli animali si avvicinarono a vedere i suoi resti. Lì c’era
l’animale più pazzo del mondo, lì c’era l’ultimo rifugio di un piccolo
bruco morto per aver inseguito un sogno. All’improvviso, però, quel bocciolo grigiastro si ruppe. Comparvero due occhioni, due antenne e due bellissime ali dai colori stupendi.
Era una farfalla!
Gli animali restarono senza parole, meravigliati da quella stupenda
creatura che in un istante prese il volo e raggiunse la cima della montagna. Il sogno del bruco, diventato farfalla, si era realizzato. Il sogno per il quale aveva vissuto, per il quale aveva lottato, era finalmente diventato realtà.

La farfalla, simbolo della GAEditori ha spiccato il volo il 31 gennaio 2016. Come sede legale ha scelto Agira, provincia di Enna, 824 metri di altezza sul livello del mare.